Per affrontare al meglio la stagione di caccia, non solo noi cacciatori abbiamo bisogno di un’adeguata preparazione fisica (soprattutto per determinati tipologie di caccia come ad esempio quella di montagna), ma anche i nostri fedeli ausiliari.
Non bisogna dimenticare che il cane da caccia, ma in generale tutti i cani sottoposti a stress psico-fisico, sono prima di tutto degli atleti a tutti gli effetti.
Spesso ci si ricorda del cane, in questo caso da caccia, solo verso l’apertura della stagione venatoria e l’errore più frequente è quello di sottoporlo a sedute di lavoro troppo intense e controproducenti per la sua salute.
Il cane da caccia è a tutti gli effetti un atleta e come tale va trattato e considerato, prendendo in considerazione sia la sua alimentazione sia la sua preparazione fisica.
L’avvicinamento alla stagione venatoria deve esser graduale con tempi di recupero adeguati al suo stato fisico.
È importante non sottovalutare l’appartenenza del cane ad una razza. Il cane da ferma può essere ad esempio di razza continentale o inglese, e queste due hanno esigenze completamente diverse l’una dall’altra.
Il continentale è sovente un cane ragionatore dall’andatura blanda con una mole importante come ad esempio il bracco italiano, lo spinone etc. Non è un galoppatore ma un trottatore e spesso questi cani durante la pausa estiva tendono ad ingrassare, vuoi per il lento metabolismo vuoi per l’indole più calma.
L’inglese invece è un cane galoppatore energico e sfrutta la sua potenza con cerca ampia e sempre spasmodica. Questi cani devono esser gestiti con prudenza: le temperature alte, le pendenze proibitive in montagna oppure sedute di allenamento troppo lunghe sono nemici seri e pericolosi per loro.
Qualsiasi sia la razza, è comunque bene iniziare la preparazione di un cane con tempi ben precisi: il consiglio è quello di fare delle sedute di lavoro in pianura da 15 min, arrivando gradualmente a 30 min, nei primi 25-30 giorni per 2-3 volte a settimana.
Nella prima fase il cane ha già preso un minimo di tonicità ed elasticità muscolare, quindi diventa importante iniziare nella seconda fase anche a cambiare l’alimentazione, che dovrà andare di pari passo, come quantità, con l’intensità del lavoro (alimentazione proteica).
Per quanto riguarda la preparazione fisica, la seconda fase sarà dedicata alla resistenza: partendo da sedute della durata di 30min, si inizierà poi a sottoporre il cane a sedute di allenamento che varieranno da 1 ora fino ad arrivare ad un massimo di 2ore e 30min/3 ore.
Le difficoltà del territorio devono andare sempre di pari passo con la durata dell’allenamento.
Non bisogna dimenticare che lo scopo di questa preparazione è portare il cane nelle migliori condizioni per affrontare la stagione di caccia. Sottoporre il cane a stress fisico e mentale con delle ore di allenamento eccessivo (sopra le 3 ore) a nostro parere è inutile e controproducente. Si rischia infatti di avere un cane che va in overtraining dopo solo un mese di caccia, quando ce ne sono ancora da affrontare altri 3-4 di stagione venatoria.
Il cane ha bisogno di un giusto allenamento e una corretta alimentazione già prima dell’inizio della stagione venatoria, qualsiasi sia il terreno di caccia che affronterai durante la stagione.
Non ti resta che iniziare a prepararti insieme al tuo cane e decidere dove andare per la prossima stagione.
Per quest’anno preferisci rimanere in Italia?
La Stoppa, in provincia di Piacenza, troverai panorami unici per la bellezza della natura e l’ampiezza di campo visivo, che ti permettono di seguire l’azione del tuo cane anche a grande distanza.
A San Fiorano invece, nelle dolci colline marchigiane, potrai cacciare in terreni coltivati principalmente ad erba medica, che si alternano a boschi di querce, terreni incolti, laghi, torrenti e fiumi. Un vero paradiso per il cacciatore cinofilo.
Oppure a Fiordimonte nel cuore degli Appennini centrali al confine tra Marche ed Umbria, qui si possono mettere alla prova le capacità proprie e dei propri cani da caccia in un territorio estremamente diversificato che va dai 500 ai 1.500 metri sul livello del mare.
Se invece ci fosse la possibilità e non vuoi rinunciare al tuo viaggio all’estero, in Macedonia potrai ammirare il lavoro del tuo cane alla cerca dei selvatici per eccellenza: prima le quaglie da agosto a settembre e poi starne e coturnici a partire da ottobre.
Ma se la tua passione e quella del tuo cane sono le beccacce cosa c’è di più adatto dei terreni scozzesi nell’Isola di Bute o dei boschi della Crimea? Due zone di caccia molto diverse per vedere il tuo cane al lavoro ma entrambe due paradisi per la beccaccia.
Inizia allora ad allenarti insieme al tuo cane e fatevi trovare pronti per la ripartenza.
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