L’Asia, il più vasto dei 5 continenti, è forse il meno popolare per quanto riguarda la caccia ma offre esperienze venatorie tra le più emozionanti che si possano vivere nella storia di un cacciatore.
Caccia in Asia: Il territorio, i popoli e le caratteristiche dei vari paesi asiatici rendono le avventure venatorie uniche nonostante siano tra le più dure e impegnative che si possano fare.
Gli altipiani e le catene montuose del continente asiatico sono tra le più imponenti al mondo. Non per altro il Pamir, regione fisica dell’Asia centrale costituita da un altopiano compreso tra i 3000 e i 4000 metri slm, è detto il “tetto del mondo”.
Tra le più belle cacce di questo continente ci sono sicuramente il Maral in Kazakistan, la blue sheep in Nepal e la marco polo in Tajikistan.
CACCIA IN ASIA: MARAL IN KAZAKISTAN
Il Kazakistan è l’immagine speculare della Mongolia, racconta l’eterna lotta fra Mongoli e Kazaki, popoli fieri di guerrieri e cacciatori abilissimi nella pratica della caccia al cervo.
I migliori cervi maral dell’Asia e i grandi ibex si trovano qui, su picchi rocciosi, prati e boschi di conifere.
Una regione selvaggia e naturalisticamente incontaminata dove la caccia è dura, una sfida su e giù per impervi pendii alla ricerca di sua maestà il maral.
I campi tendati per le soste e le case di caccia in legno rendono ancora più affascinante e pittoresco il soggiorno in questa zona dell’Asia alla ricerca del maral.
BLUE SHEEP IN NEPAL
Il Nepal, culla del Buddhismo, ha aperto le porte alla caccia da poco. Sulle vette Himalayane, lasciati i piccoli campi tendati in quota, si inseguono la Blue sheep dai riflessi grigio azzurri e il maestoso Tar dalle corte corna arcuate e dalla gorgiera di pelo che lo fa sembrare un animale rubato ai miti tibetani.
Andare a caccia in Asia avanzando a cavallo tra i picchi innevati e incontro al cielo blu, avvicina il cacciatore al mistero del creato per una caccia da annoverare fra i ricordi venatori più belli.
MARCO POLO IN TAJIKISTAN
Il Tajikistan, cuore del Pamir, offre panorami mozzafiato sulle pietraie innevate, sui brulli pianori, sulle vette oltre i 5000. Lungo il confine con la Cina, da dove si scorgono i ghiacci perenni del Mustang, le torrette di guardia spiccano come scheletri contro il cielo blu.
Qui vivono l’ibex dalle lunghe corna arcuate e la maestosa pecora di Marco Polo, ovino massiccio, dal possente trofeo, sfida tenace per il vero cacciatore.
Dal campo base a 4000 ci si inerpica fino a quote da capogiro, laddove la fatica viene ripagata da scenari da sogno e da una caccia unica al mondo.
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