Il Tajikistan e il territorio di caccia

La caccia alla pecora di Marco Polo sulle cime innevate del Tajikistan è sicuramente un must e un sogno venatorio per i cacciatori più ambiziosi e appassionati di ungulati.

Si tratta di un’esperienza dura e faticosa, ma straordinaria per la bellezza dei luoghi e la possibilità di praticare una caccia vera ed estrema.

Si attraversano migliaia di chilometri e si affronta un viaggio lungo e impegnativo con il solo obiettivo di dare finalmente espressione alla propria passione.

Il Tajikistan, e in particolar modo il Pamir, è uno dei luoghi dell’asia centrale più difficile da raggiungere.

Oltre le diverse ore di aereo per raggiungere il Kirghizistan, si devono affrontare ben 14 ore di auto da Osh, cittadina kirghisa di frontiera, fino al cuore del massiccio montuoso del Pamir, vicino al lago Karakul a pochi metri dal confine cinese.

La fatica del viaggio è però alleviata della straordinarietà e spettacolarità dei luoghi, per niente simili a quelli a cui si è abituati e tanto affascinanti da rimanere per un attimo immobili ad assorbirne la bellezza, nei contrasti tra il blu del cielo, il bianco della neve e il nero e sabbia delle rocce.

Le pecore di Marco Polo

Immaginate dei fiori bianchi la cui corolla porta, anziché petali vellutati, le volute di corna potenti, ecco la pecora di Marco Polo.

Il bianco del loro mantello contrasta con il nero della montagna e mentre cacciatori e guide concordano una giusta strategia di avvicinamento, l’unico strepito è quello della neve che scricchiola sotto le suole delle scarpe.

Uno scenario che è difficile descrivere a parole senza sminuire l’intensità delle emozioni che si provano di fronte ad esso.

Quando le montagne si riempiono di bianco le pecore di Marco Polo iniziano a scendere ma se la neve non è ancora arrivata gli animali si mantengono ad altezze piuttosto elevate ed è il cacciatore, quindi, a dover salire.

pecora Marco Polo

Le difficoltà

La caccia alla Marco Polo è una caccia estremamente dura ma gratificante come poche.

Le pecore di Marco Polo prediligono le cime e il campo di caccia si trova ad elevate altitudini, con venti gradi sottozero e folate di vento gelido, taglienti come rasoi, che mettono a dura prova la resistenza del cacciatore e richiedono una buona preparazione fisica.

viaggio di caccia in Tajikistan

Inseguire le pecore sulle altissime vette di Pamir significa cacciare a più di 5000 metri, il respiro si spezza in gola e il battito del cuore accelera a tal punto che per un attimo sembra di non farcela.

L’aria rarefatta non perdona, il cuore corre all’impazzata e il vento tagliente ferisce il volto arrossato dal gelo. Tuttavia, la vista delle lunghe e possenti corna a spirale, tra l’immenso blu del cielo d’Asia, terso e profondo, ripaga la fatica e fa da conforto.

viaggio venatorio in Tajikistan con Montefeltro

Oltre al freddo gelido che entra nelle vene, ad aspettare il cacciatore c’è un altro “nemico”: il lupo.

Le alture perlustrate e le marco polo avvistate, infatti, possono essere divorate da questo predatore sociale che vigile sui “campi di battaglia” è alla ricerca, così come il cacciatore, del branco di “Oves Ammon”, annullando tutto il lavoro fatto e allontanando le pecore.

Siamo comunque sicuri che la tenacia, la perseveranza e la resistenza del cacciatore saranno all’altezza della sfida. D’altro canto, è proprio questa l’avventura che si cerca.

caccia alla pecora di Marco Polo

L’ospitalità

Il Tajikistan è un luogo che racconta storie fatte di tradizioni e usanze che rispecchiano le loro radici e un’antichità che resta per essere vissuta ancora.

L’accoglienza che un ospite riceve riflette la genuinità e la leggendaria ospitalità di questa popolazione, basta un the nero e caldo, il ciorni chai, a confortarti dal gelo del Pamir.

Sui confini tra la Cina, Kirghizistan e Tajikistan la sfida alla pecora di Marco polo diventa così un vero e proprio totem venatorio e l’intensità del ricordo fa dimenticare le fatiche, i problemi con l’intransigenza dei doganieri tajiki, il rischioso viaggio in auto sul ghiaccio e sulla neve appena caduta… e i burroni, voragini aperte, pronte a inghiottire.

La caccia alla pecora di Marco Polo è un sogno e credere sempre nei sogni e dargli vita è il nostro credo!

Richiedi qui un programma!